26 Nov Endodonzia e devitalizzazione – Dentista Sesto San Giovanni
L’endodonzia è il settore dell’odontoiatria che si occupa della terapia dell’endodonto, cioè della parte interna del dente o polpa, un tessuto molle costituito prevalentemente da vasi sanguigni e nervi che garantiscono nutrimento e sensibilità al dente.
La moderna endodonzia interviene con strumenti e tecniche altamente sofisticati con l’obiettivo di decontaminare l’intero sistema canalare endodontico.
Le soluzioni adottate rispettano rigorosamente l’organismo del paziente, eliminando tutti i rischi delle precedenti metodologie.
La cura canalare, propriamente terapia endodontica, è conosciuta anche come devitalizzazione.
Metodi di intervento
Il processo di devitalizzazione prevede alcune fasi essenziali quali lo svuotamento della corona e dei canali radicolari del dente attraverso l’asportazione del tessuto pulpare necrotico e sagomatura dei canali delle radici per adattarli a ricevere il materiale di otturazione.
Si procede quindi alla detersione e sterilizzazione canalare per evitare il diffondersi di batteri e tossine; infine, si procede al riempimento permanente dei canali per mezzo del materiale di otturazione, utilizzando una radiografia per controllare il risultato.
Gli strumenti utilizzati
Gli interventi di devitalizzazione prevedono l’utilizzo di moderne attrezzature in nichel titanio e di sofisticati rilevatori. Questi ultimi sono in grado di determinare con estrema precisione l’anatomia e la lunghezza dei canali radicolari da trattare, al fine di evitare il rischio di granulomi e riducendo nel contempo l’utilizzo degli strumenti radiologici.
La tecnologia laser viene impiegata nel processo di sterilizzazione canalare. In alcuni casi è possibile che un dente devitalizzato necessiti di un nuovo intervento di terapia canalare. Il ritrattamento endodontico si esegue in caso di denti devitalizzati in modo incompleto o in presenza di nuove lesioni ascessuali o granulomatose.
Quando è necessario devitalizzare
É necessario ricorrere alla terapia endodontica in presenza di carie profonda con conseguente infiammazione del tessuto pulpare e contaminazione batterica.
Se trascurata, tale infezione può progredire fino a provocare necrosi della polpa stessa e favorire l’insorgere di patologie al legamento osseo e della gengiva.
E’ necessario intervenire anche in caso di granuloma, che rappresenta una patologia frequentemente collegata all’infiammazione pulpare e che può evolvere in ascesso.
Cos’è il granuloma
Si tratta di una lesione provocata dalla propagazione dell’infezione al di là dell’estremità della radice del dente, con conseguente coinvolgimento dei tessuti e dell’osso circostanti. Quando la guarigione non avviene, si deve ricorrere all’asportazione della punta della radice e del tessuto infetto per via chirurgica, e all’esecuzione contestuale dell’otturazione retrograda sulla radice sezionata.