10 Mar Endodonzia – dentista sesto san giovanni
L’endodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione e cura delle patologie della polpa del dente.
Anatomia del dente
Al suo interno il dente presenta vasi sanguigni e nervi che vanno a formare la polpa del dente, ovvero l’apparato “nutriente” del dente.
Per diversi motivi che possono essere rappresentati dalla carie, dai traumi o dai più svariati interventi sui denti, si può rendere necessario asportare il “nervo” dal dente: questa operazione è detta devitalizzazione o, in termini più scientifici, terapia canalare.
È in questo momento che subentra l’endodontista.
Come interviene l’endodontista
Lo specialista endodontista, attraverso le più moderne tecniche, procede alla rimozione della polpa del dente, sterilizzando lo spazio endodontico (ossia lo spazio che si trova all’internodel dente dove decorre il nervo e i vasi) e chiudendo lo stesso con un materiale assolutamente inerte e biocompatibile.
È bene ricordare che esistono situazioni in cui si può salvare il dente senza devitalizzarlo.
In questo caso si applicheranno procedure ultramoderne con nuovi materiali di ultima generazione (detti materiali bioattivi) che consentiranno di proteggere la polpa senza devitalizzare il dente.
Procedure per la devitalizzazione
La devitalizzazione (o terapia canalare) è una procedura atta a consentire la rimozione del nervo dalla radice del dente preservando il dente stesso.
Ovvero: si rimuove solo il nervo ma il dente non viene tolto.
La devitalizzazione può richiedere anche molto tempo, essendo una procedura lunga e laboriosa che richiede particolare attenzione.
Semplificando molto tutti i passaggi, potremmo dire che la devitalizzazione prevede prima l’accesso all’imbocco dei canali delle radici del dente (camera pulpare), per passare poi alla rimozione graduale di tutto il nervo e dei vasi sanguigni che si trovano all’interno delle radici.
La rimozione del nervo, nel Centro dentistico Gallavotti Sesto San Giovanni, prevede l’impiego di uno strumentario di ultima generazione che consente di ottimizzare e migliorare la qualità della cura.
Inoltre si impiegano i migliori disinfettanti canalari per sterilizzare l’interno della radice del dente.
Dopo aver rimosso il nervo e sterilizzato l’interno dello spazio dove prima passavano vasi sanguigni e nervi si può procedere alla chiusura di tale spazio con materiali assolutamente innocui ed efficaci nell’assicurare la durata della terapia canalare.
Un dente devitalizzato è un dente che non necessariamente avrà una durata di vita inferiore ad un dente non devitalizzato, ma spesso richiede delle procedure aggiuntive per preservarne la permanenza nella bocca.
Una volta devitalizzato, il dente potrà essere semplicemente otturato, oppure sottoposto a procedure protesiche che vanno dagli intarsi alle capsule.
I denti devitalizzati, infatti, sono di solito più fragili e più soggetti a fratture, per cui le tecniche protesiche hanno la funzione di proteggere il dente devitalizzato da questi rischi.
Endodonzia: gli intarsi
Gli intarsi sono dei manufatti assimilabili alla tessera di un puzzle che vengono cementati su una cavità precedentemente preparata sul dente devitalizzato
È bene sapere che l’intarsio può essere fatto sia sui denti devitalizzati che sui denti ancora con la polpa presente.
Può essere più o meno esteso, a seconda del grado di compromissione del dente e le procedure per realizzarlo devono seguire dei passaggi scrupolosi, trattandosi di lavori che richiedono particolare attenzione e precisione.
Infatti non tutti gli studi li propongono ai loro pazienti, ma questi, sono lavori che vengono svolti di routine nello Studio Gallavotti, dentista Sesto San Giovanni, da professionisti qualificati.
Gli intarsi: procedura
Per eseguire l’intarsio occorrono due sedute.
Nella prima il dente viene ripulito da tutta la carie, viene dunque eseguita una ricostruzione del dente (detta build-up) che può prevedere l’inserimento all’interno dei canali devitalizzati di un perno in fibra di carbonio o di vetro.
A questo punto il dente è pronto per essere “preparato”, ossia viene eseguita un’opportuna cavità con caratteristiche particolari che servirà ad alloggiare il futuro “tassello”, l’intarsio appunto.
Terminata la preparazione cavitaria, si passa alla presa dell’impronta del dente preparato, dopo di che si applica un’otturazione provvisoria a copertura della cavità.
Ora il paziente potrà tornare a casa in attesa del secondo appuntamento.
Nel frattempo il laboratorio realizzerà il “tassello” (l’intarsio).
Nella seconda seduta viene per prima cosa rimossa l’otturazione provvisoria, ripulito tutto il dente con spazzolini rotanti e paste abrasive e isolato il dente con un apposito foglio in gomma di lattice chiamato diga.
A molti pazienti la diga potrà sembrare una novità, ma è bene sapere che gli studi più moderni la utilizzano ormai da decenni!
Ora, isolato il dente, si eseguono tutte le verifiche del caso con l’intarsio e se è tutto a posto si passa alla sua cementazione nella cavità precedentemente preparata appositamente per alloggiarlo in maniera precisa.
Una volta cementato, si potranno eseguire le varie prove di masticazione per verificare che il paziente chiuda bene la bocca, per poi rifinirlo e lucidarlo.
Endodonzia: le capsule (o corone)
Le corone dentali sono manufatti protesici che ricoprono completamente tutto il dente e servono a proteggere il dente devitalizzato dal rischio di fratture che ne comprometterebbero la tenuta in bocca.
Le capsule prevedono di “limare” (preparare) tutto quanto il dente per tutta la sua circonferenza ed altezza, facendolo di fatti divenire più piccolo (questo serve per poter alloggiare la futura corona).
Una volta limato il dente, viene inserita una corona provvisoria, in attesa delle sedute successive.
Negli altri appuntamenti, verrà rimossa la corona provvisoria e presa un’impronta di precisione che occorrerà al laboratorio per eseguire la capsula definitiva.
Ora potrà essere ricementata la corona provvisoria e dimesso il paziente.
L’appuntamento successivo, prevede una prova della capsula definitiva e se questo appuntamento darà esito positivo, potrà essere fissato un ultimo appuntamento per consegnare al paziente la corona definitiva, la quale verrà cementata sul dente “limato” (preparato).